logo

  • Home

Il Comune finalmente accoglie la proposta di Portonovo per Tutti e del Consorzio La Baia. Presentata la richiesta di fondi regionali per recuperare e riqualificare gli ex Mutilatini

A PORTONOVO, UN FUTURO SEMPRE PIU’ GREEN

Il Comune accoglie le proposte delle associazioni e prepara un piano di ri-lancio della baia

Ancona, 15.02.2023 – Dopo le dichiarazioni dell’Assessora al Bilancio Simonella sul futuro degli ex- Mutilatini, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro che si è svolto il 13 febbraio u.s.  All’incontro con l’Assessora erano presenti l’Associazione Portonovo per Tutti e il Consorzio la Baia di Portonovo. Obiettivo comune: progettare il futuro della Baia.

L’associazione Portonovo per Tutti da anni è in prima linea per intessere un dialogo proficuo tra i vari attori al fine di valorizzare la bellezza e la singolarità di Portonovo anche attraverso la riqualificazione dell’immobile degli Ex Mutilatini. Partendo dalla necessità di dare nuova vita all’edificio, l’associazione si è fatta promotrice di idee e progettualità che vanno ben oltre il semplice recupero dell’ex colonia estiva dei Mutilatini e fin dal 2015 aveva proposto un progetto con ampliamento dei servizi a disposizione tanto dei cittadini che dei turisti. L’ultima manifestazione di interesse era stata presentata al Comune insieme al Consorzio La Baia di Portonovo nel novembre 2021.

Il Comune, partendo proprio da questi spunti condivisi, ha presentato una scheda tecnica agli uffici regionali per l’accesso ai fondi europei destinati alle città per la creazione dell’Eco-Cluster di Portonovo. La dotazione complessiva di circa 5 milioni di euro sarà ripartita su 3 principali azioni: in primis verrà migliorata l’accessibilità alla Baia di Portonovo con una mobilità sostenibile e inclusiva, nel rispetto dell’ecosistema circostante. Verrà infatti finalmente realizzato, a partire dalla Ciclovia del Conero, il sentiero che permetterà di scendere a piedi o in bicicletta.

Verrà recuperata e riqualificata l’Ex colonia estiva dei Mutilatini, attualmente ancora di proprietà del Comune di Ancona, con l’intento di creare un centro per l’educazione ambientale e strutture ricettive a basso costo per il turismo ecosostenibile, in stretta collaborazione con il Parco del Conero.  L’obiettivo è chiaro: intercettare una nicchia sempre più grande di persone e turisti attenti alla protezione dell’ambiente e alla sostenibilità. La ristrutturazione dell’edificio consentirà non solo di dar vita a un progetto di ricettività green, ma anche di avere un hub di servizi con l’organizzazione strutturata di un centro informazioni, centro esperienze e un angolo dedicato alla valorizzazione delle eccellenze del territorio.

Il Comune, accogliendo lo spunto degli attori coinvolti, ha anche alzato l’asticella, non limitandosi alla sola riqualificazione dell’area, prefigurando un piano di sviluppo per la creazione del brand turistico “Conero”. Con il coinvolgimento dell’Ente Parco, della Soprintendenza e dei Comuni di Camerano, Sirolo e Numana, questo obiettivo specifico mira al rafforzamento della comunicazione identitaria di un territorio, che ha indubbiamente molto da offrire e raccontare.

Se l’iter amministrativo avviato otterrà il finanziamento pubblico come auspichiamo, una volta arrivati alla fase di progettazione tecnica, il ruolo delle associazioni e degli imprenditori sarà decisivo per arrivare a delle decisioni condivise che vadano nell’unica direzione per cui tutti ci battiamo: la valorizzazione della bellezza e dei beni comuni presenti nella baia.

APS Portonovo per Tutti                                                                 il Consorzio La Baia di Portonovo

 

 

La sindaca Mancinelli vuole lasciare gli ex-mutilatini così come stanno

Comunicato stampa del 7.12.21

La sindaca Mancinelli vuole lasciare gli ex-mutilatini così come stanno

Le risposte date dalla sindaca all’interrogazionemanifestazione di interesse NOVEMBRE 2021 di oggi del consigliere Rubini che chiedeva aggiornamenti sul destino degli ex-mutilatini, dimostrano ancora una volta che da quando è in carica la nostra prima cittadina non ha mai manifestato alcuna intenzione di recuperare e riutilizzare, per i fini sociali e culturali per il quale era stato acquistato dal Comune, l’edifico comunale in via di disfacimento nel centro della baia di Portonovo.

Le ventuno associazioni, i tanti cittadini, i professionisti, gli imprenditori e l’Univpm che dal 2015 si sono prodigati a sviluppare gratuitamente un progetto partecipato per trasformare il rudere in un ostello per il turismo sostenibile e un centro polifunzionale a servizio della baia, sono stati chiamati dalla Sindaca “dilettanti”.

Se con il termine dilettanti la sindaca intende dire che non siamo immobiliaristi o speculatori, le diamo ragione. Ma non dovrebbe disprezzare i progetti che partono dal basso, a volte le idee giuste non vengono solo ai “professionisti”: senza volerci  minimamente paragonare a contesti ben più complessi del nostro, ma appunto per sottolineare che il “metodo” di collaborazione tra privati e pubblico può funzionare anche in situazioni con fortissimi interessi speculativi, possiamo ricordare il caso internazionale dell'High Line di New York, quando una associazione di quartiere nata nel 1999, la “Friends of High Line”, propose la realizzazione di un parco urbano lineare sviluppato su di una vecchia infrastruttura ferroviaria sopraelevata che riforniva di carni il macello cittadino, opponendosi  alla previsione di demolizione più volte proposta dall'amministrazione comunale.

Se “dilettanti” è inteso come insulto non lo raccogliamo, anzi lo restituiamo al mittente.

È l’Amministrazione comunale la vera dilettante, che:

  • dopo aver approvato il progetto dell’APS Portonovo per Tutti nel 2016 ha poi emesso un bando farsa per la ristrutturazione e gestione degli ex-mutilatini, chiedendo erroneamente fideiussioni sproporzionate (siamo pronti a dimostrarlo pubblicamente) e impedendo di fatto la partecipazione delle cooperative sociali a cui era destinato il bando;
  • sta ignorando le tre manifestazioni di interesse che ha ricevuto da imprenditori e associazioni no profit per ristrutturare e gestire l’edificio, l’ultima lo scorso novembre da parte del Consorzio La Baia insieme all’APS Portonovo per Tutti;
  • ha impedito con la sua inerzia di ottenere contributi regionali a fondo perduto e a fronte di enormi risorse pubbliche si è sempre rifiutata di investire anche solo un decimo dei rilevanti costi di ristrutturazione dell’edificio; se questo non è dilettantismo è certamente disinteresse e incapacità a gestire la questione;
  • se fosse veramente interessata al recupero degli ex-mutilatini, dovrebbe emettere una manifestazione di interesse per la realizzazione del progetto già approvato, approfittando dell’occasione irripetibile del PNRR (fondi europei per recuperare gli edifici pubblici in degrado) per facilitare l’investimento dei privati a cofinanziamento di quella che si configura necessariamente come un’opera pubblica per il bene comune.

Nel caso la Sindaca sia risoluta a procedere, invece che con un bando per ristrutturazione e gestione come da noi auspicato, con un Project Financing, che secondo noi “dilettanti “ sarebbe realizzabile solo accorpando la gestione dell’ostello a quella del campeggio e dei parcheggi, siamo disponibili a fornire gratuitamente all’Amministrazione comunale il rilievo architettonico degli ex-mutilatini da noi realizzato, un documento che dovrebbe essere obbligatoriamente contenuto nella manifestazione di interesse.

Siamo sempre disposti al dialogo, possiamo anche avere diverse ipotesi di sviluppo di una area così importante dal punto di vista turistico come quella della baia di Portonovo, ma vorremmo da parte dell'amministrazione comunale per lo meno il rispetto per le idee che proponiamo.

APS PORTONOVO PER TUTTI

AREA MARINA PROTETTA DEL CONERO ORA!

Video intervista a Sandro Rocchetti della Portonovo Pesca srl (Ancona) realizzata per il Comitato per l'Area Marina Protetta del Conero.

Sandro, figura storica ed autorevole della marineria locale, parla dei problemi del nostro mare e spiega perché  è importante istituire l'area Marina Protetta del Conero.

area marina protetta del conero ora

 

 

COMUNICATO STAMPA DEL 15.5.2020

COMUNICATO STAMPA

LE SPIAGGE LIBERE NON SI TOCCANO

Le Associazioni che sottoscrivono questo comunicato stampa prendono in parola la sindaca di Ancona che sulla stampa ha affermato che “le spiagge libere restano inalterate e non ci sarà alcun ticket per entrare” (il Resto del Carlino del 13.05.2020). Questo principio è del tutto irrinunciabile per chi, come noi, ha a cuore il bene comune e da anni si batte per la tutela della nostra splendida costa del Conero, dal Passetto a Portonovo, senza dimenticare le spiagge sabbiose di Palombina a nord di Ancona.

Le associazioni sono contrarie alla estensione delle attuali concessioni alle spiagge libere, anche in via temporanea, poiché sarebbe un danno alla comunità dal momento che le spiagge libere sono molto esigue rispetto alle concessioni private, mentre non hanno nulla in contrario anche ad una forte riduzione dei canoni concessori, questo sì temporaneo per il 2020,  in rapporto alle perdite di capienza.

Le associazioni, di fronte alla situazione venutasi a creare in seguito al COVID 19 hanno chiesto un incontro al sindaco ed hanno fornito la propria disponibilità a confrontarsi ed a collaborare con l’amministrazione per un accesso sicuro alle spiagge libere, tenendo presente le diverse caratteristiche delle stesse con una diversa capienza della presenza umana nel rispetto delle norme. A questo proposito prevalgono quelle proposte dall’INAIL o quelle della Regione Marche?

FIRMATO: APS Portonovo per Tutti, Circolo “Il Pungitopo” di Ancona, Comitato Mare Libero, Comitato Mezzavalle Libera, Forum Paesaggio Marche, Italia Nostra Ancona

Ancona,  15 maggio 2020

COMUNICATO STAMPA - 28/01/2020

Il dibattito scaturito in Consiglio Comunale sulla struttura degli ex Mutilatini ci costringe a chiarire di nuovo che il nostro progetto non prevede l’uso di fondi del bilancio comunale, ma la ricerca di risorse da bandi di qualsiasi tipo (per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici o per il turismo sostenibile, per esempio)a cui il Comune, in quanto proprietario del bene, dovrebbe partecipare nell’interesse dei cittadini.
La procedura aperta in affidamento uscita 2 anni fa circa è risultata troppo onerosa per le imprese sociali e le associazioni che erano pronte a investire per il recupero, riuso pubblico e valorizzazione sociale dell’edificio ormai da anni abbandonato. Se veramente si vuole affidarlo in concessione per il recupero e la gestione , un nuovo bando dovrà tenere conto delle osservazioni più volte inviate all’Amministrazione Comunale(forse per un errore tecnico contenuto nel primo bando, il valore del bene sui cui calcolare la fideiussione è stato di molto sovrastimato).Siamo preoccupati per l’indisponibilità al dialogo e al disinteresse dell’Amministrazione Comunale: passerà ancora un anno con i Mutilatini senza alcuna manutenzione e un’altra estate con l’edifico nel bel mezzo di Portonovo in condizioni di pericoloso degrado. A chi, dopo tanto tempo che la struttura giace in pericoloso e colpevole abbandono, ora pensa di nuovo alla vendita, ricordiamo che l’associazione Portonovo per Tutti è nata proprio per difendere la proprietà e l’uso pubblico degli ex-mutilatini e siamo ancora convinti della necessità di non mollare, insieme a tante altre associazioni, ai cittadini e agli imprenditori che credono nel nostro progetto (approvato dall’Amministrazione Comunale nel 2016).
Sulla terza ipotesi, cioè quella di un uso integrato degli ex-mutilatini per i servizi alla baia e al campeggio, crediamo che non sia incompatibile con la prima; sarebbe una buona soluzione un ostello/foresteria accanto al campeggio, ma ad oggi sembra solo un’ipotesi.
La preoccupazione vera riguarda il fatto che ancora l’unica soluzione in campo per la Sindaca sembra sia essere la vendita e che quanto deliberato e scelto dalla Giunta rimanga ad oggi lettera morta..
L’Associazione Portonovo per tutti ha chiesto da più di un anno di incontrare il Sindaco, la Giunta e il Consiglio; è ora di riaprire il confronto se davvero si vuole decidere entro il 2020!